La metafora dello ‘spazio’.

Comunemente, ci immaginiamo lo Spazio come un ‘luogo in cui muoversi’; come un enorme stanza, priva però di muri, pavimento e soffitto; come un grande ricettacolo; ossia come qualcosa che esiste indipendentemente dalla presenza dei corpi materiali e che possiede proprietà tutte sue, per stabilire le quali non occorre riferirsi a questi corpi.

Questo è un modo di concepire lo spazio e finché non ne deriviamo conclusioni metafisiche, attribuendogli la realtà di una sostanza, osserva Black, possiamo mantenere l’immagine senza difficoltà

Ma lo spazio può, altrettanto efficacemente, venir concepito sotto altre metafore.

Potremmo, ad esempio, concepirlo come un sistema di possibilità: quando diciamo che tra due cubetti di legno A e B, esiste un spazio cubico, ciò che stiamo dicendo è che tra i due corpi potrebbe essere interposto un certo altro corpo.

Volendo estendere la metafora per analogia, potremmo ancora interpretare con queste idee le situazioni più diverse.

Per esempio, potremmo dire che ogni posizione in una partita a scacchi è un ‘punto’ nello ‘spazio scacchistico’.

Ogni partita a scacchi consisterebbe, allora, in una successione ordinata di ‘punti’ di questo genere. Inoltre, tutte le partite a scacchi effettivamente giocate starebbero ‘nello’ spazio scacchistico.

L’uso del termine ‘spazio’ fatto in questo modo analogico serve per parlare di un qualche sistema di relazioni. Dire: ‘spazio scacchistico’, è solo un modo abbreviato per parlare delle regole che governano il simbolismo del gioco degli scacchi ; della sintassi logica di questo simbolismo.